Parodontite e gravidanza: cosa le collega?

Durante la gravidanza è consigliabile tenere costantemente sotto controllo il cavo orale, perché aumenta la probabilità di sviluppare patologie che potrebbero creare diversi problemi sia alla gestante che al bambino. Nel corso dei nove mesi di attesa, infatti, è stata riscontrata da diversi studi scientifici una considerevole impennata di diverse malattie odontostomatologiche.

Questo incremento è dovuto, in particolar modo, a un aumento della circolazione che, benché utile per garantire lo sviluppo del feto, può tuttavia causare un incremento della vasodilatazione portando gonfiore e irritazione gengivale. Anche gli sbalzi ormonali, in particolar modo l’aumento dei progestinici, sono correlati a queste problematiche poiché influenzano il sistema immunitario, lo indeboliscono e rendono le donne più predisposte a sviluppare parodontite o gengivite gravidica, patologie che possono portare anche alla mobilità e alla perdita dei denti. L’infezione batterica non trattata conduce, infatti, a un riassorbimento osseo che, in fase ultima, compromette sensibilmente la stabilità dentale.

Tra l’altro, diversi studi hanno collegato la presenza attiva di infiammazioni parodontali nel cavo orale durante il periodo della gravidanza con la nascita di bambini prematuri e sottopeso. Ricerche in merito hanno collegato i problemi del parodonto in gravidanza con la presenza a livello placentare di antigeni del Porphyromonas Gingivalis. Questo batterio, normalmente legato a infezioni del parodonto, è dunque in grado di penetrare la placenta e generare tossine all’interno della barriera amniotica, causando infiammazioni, provocando un parto anticipato. Le patologie del parodonto inoltre sono state riconosciute da uno studio condotto in Australia nel 2011, anche associate a infertilità femminile.

In alcuni casi parodontite e gengivite durante la gravidanza possono sfociare nell’epulide gravidica, iperplasia del tessuto gengivale che può essere eliminata con un intervento chirurgico o con il laser. La gravidanza, tra l’altro, oltre a mettere a rischio la salute del parodonto può intaccare anche quella dei denti, aumentando la suscettibilità alle carie.

Nel caso la futura mamma inizi ad accusare sensibilità dentaria e gengive sanguinanti (anche in modo del tutto spontaneo), il consiglio degli odontoiatri è quello di non sottovalutare questa sintomatologia, che potrebbe essere foriera di patologie ben più gravi come, appunto, la parodontite. Tenendo comunque sempre ben presente che prevenire è meglio che curare, le mamme in attesa dovrebbero sottoporsi ad un check-up completo e a periodici controlli dal dentista, in modo da poter far fronte tempestivamente ai primi segni di patologie dentali e gengivali.

Un ruolo preventivo particolarmente importante è sempre affidato all’igiene orale domiciliare e professionale. L’odontoiatra o l’igienista dentale, durate le sedute di pulizia dei denti, provvedono a eliminare la placca batterica, causa principale di una veloce insorgenza di gengiviti, e suggeriscono come provvedere a una corretta igiene orale quotidiana alla base della salute del cavo orale.

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