I denti del giudizio superiori e inferiori sono quegli elementi dentali che tendono a spuntare attorno al diciottesimo anno d’età. Tutti i pazienti che si trovano costretti all’estrazione di uno o più ottavi si chiedono se l’estrazione sarà dolorosa e il modo in cui avverrà la rimozione dei denti.
L’estrazione dei denti del giudizio è un’operazione molto comune e non si differenzia dall’estrazione di altri denti.
L’estrazione del dente di per sé non è dolorosa, in quanto viene eseguita sotto anestesia locale. Il dolore relativo all’estrazione potrebbe insorgere dopo, nel periodo post-operatorio. Per ovviare questo a problema il dentista solitamente consiglia l’applicazione di ghiaccio per ridurre l’infiammazione e il gonfiore e, in caso non sia sufficiente, consiglia la somministrazione di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei).
Immediatamente dopo l’estrazione della radice del dente del giudizio, grazie all’ausilio del laser (tecnologia sempre più utilizzata anche work.com/parodontite-laser-costi/”>per la cura della parodontite) e un’abbondante irrigazione dell’alveolo con acqua ossigenata e betadine, otterremo una disinfezione ottimale anche dei tessuti più profondi. Questo aiuterà a limitare l’infiammazione delle zone circostanti l’estrazione rendendo meno fastidioso il percorso post operatorio.
Il dolore correlato all’estrazione tuttavia non deve scoraggiare il paziente, in quanto questa operazione potrebbe risparmiargli un dolore molto più intenso correlato a patologie quali carie, cisti o altre complicanze a livello gengivale. Se i denti del giudizio non crescono correttamente, infatti, possono causare problematiche anche gravi da non sottovalutare.
Come vengono estratti i denti del giudizio superiori e inferiori?
L’estrazione dei denti del giudizio superiori o inferiori (detti anche ottavi)avviene come la rimozione di altri denti, quindi mediante l’ausilio di una pinza o di altri strumenti in grado di far presa sul molare per sradicarlo. Esistono tuttavia due tecniche, la prima, quella classica, mediante l’utilizzo della pinza e la seconda cosiddetta “a leva” in grado di evitare la frattura del dente in fase di estrazione.
Quando il dente risulta completamente o parzialmente incluso il medico effettuerà un’incisione sulla gengiva per procedere all’estrazione alla radice. Dopo l’estrazione, sempre al fine di facilitare la minore invasività e accelerare la guarigione, è possibile utilizzare una terapia di “socket preservation”. Questo protocollo consiste nell’inserire un riempitivo dentro l’alveolo e un sigillo sovra alveolare mediante l’utilizzo di una membrana autologa. Questo processo induce una risposta immunitaria più efficace e una guarigione più semplice ed indolore.
Togliere il dente del giudizio fa male?
Non tutti i casi sono uguali e per tal motivo l’estrazione del dente del giudizio superiore o inferiore può essere più o meno dolorosa in base alla condizione psicofisica del paziente e alla complessità dell’intervento. Sta anche all’abilità del dentista mettere in atto delle tecniche in grado di non causare forti traumi in fase di estrazione e scegliere i giusti protocolli post estrattivi per facilitare la guarigione o la mitigazione del dolore post-estrazione del dente del giudizio.
La tecnica a leva, infatti, risulta meno traumatica rispetto all’utilizzo della classica pinza che potrebbe causare la frattura del dente. Attraverso la leva il dente può essere estratto più rapidamente e in modo più sicuro. Grazie alla somministrazione dell’anestesia, inoltre, il paziente potrebbe solo avvertire un fastidio senza provare alcun dolore durante l’operazione chirurgica.
Nel caso in cui il dente sia incluso o parzialmente incluso, l’operazione è più complicata in quanto potrebbe essere necessario effettuare un’incisione per raggiungere il dente. Oltre all’incisione della gengiva potrebbe essere necessario spezzare l’elemento dentale in più pezzi per facilitarne la rimozione. In caso di rimozione di dente incluso il processo di recupero potrebbe essere più lungo rispetto all’estrazione di un dente già completamente erotto, e il dolore post-estrazione del dente del giudizio più percepibile. In ogni caso, salvo l’insorgenza di particolari complicazioni, in linea di massima
Dolore dopo l’estrazione del dente del giudizio: cosa fare?
Il dolore dopo l’estrazione del dente del giudizio, più o meno moderato, è un’evenienza piuttosto comune. In genere, il paziente è informato del decorso operatorio dall’Odontoiatra, che comunicherà anche le modalità con cui trovare sollievo e i tempi di guarigione.
Nel caso in cui si provasse dolore dopo l’estrazione del dente del giudizio, che talvolta può presentarsi assieme a edema (gonfiore) o
- Applicando sul viso impacchi di ghiaccio, specialmente nelle prime ore dopo l’estrazione
- Dormendo con la testa sollevata, per esempio utilizzando due cuscini
- Premendo una garza sterile sul sito di estrazione per almeno 30-60 minuti e senza toccarla con le dita
- Assumendo comuni farmaci antidolorifici-antinfiammatori, come ad esempio l’ibuprofene
In alcuni casi, l’odontoiatra potrà prescrivere antibiotici a titolo precauzionale. Tale trattamento è anche, ovviamente, la scelta d’elezione in caso di infezione conclamata. È fondamentale ricordare che, anche in caso di dolore dopo l’estrazione dei denti del giudizio superiori o inferiori, l’assunzione degli antibiotici deve avvenire sempre e solo su prescrizione medica.
Domande frequenti
L’intervento viene eseguito sotto anestesia locale (o generale, a seconda dei casi), quindi non si dovrebbe avvertire dolore durante l’estrazione. Dopo l’intervento, è normale provare dolore e disagio, ma possono essere gestiti con farmaci antidolorifici prescritti dal dentista.
Il tempo di recupero può variare da persona a persona, ma generalmente, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, bastano pochi giorni. La completa guarigione dell’alveolo può richiedere fino a diverse settimane.
Dopo l’estrazione, è consigliabile seguire una dieta morbida e evitare cibi duri, croccanti o molto caldi per i primi giorni. È importante anche evitare di usare cannucce, poiché il succhiare può interferire con la formazione del coagulo di sangue nell’alveolo.
Come per ogni procedura chirurgica, esiste un rischio di complicazioni, come infezioni o alveolite secca (una condizione dolorosa dovuta alla mancata formazione o al distacco del coagulo di sangue nell’alveolo). Seguire attentamente le istruzioni post-operatorie del dentista può ridurre significativamente questi rischi.
Dovresti contattare il tuo dentista se il dolore o il gonfiore peggiorano nei giorni successivi all’intervento, se noti segni di infezione come febbre o secrezioni dall’alveolo, o se hai domande o preoccupazioni riguardo al tuo recupero.