Nel nostro precedente articolo abbiamo approfondito l’importanza di mantenere una corretta igiene orale – e di sottoporsi a periodiche visite di controllo dal dentista – durante la gravidanza e l’allattamento, parlando in particolare della parodontite gravidica e di altre problematiche odontostomatologiche che possono insorgere durante questi delicati e complessi momenti della vita femminile. Inoltre, abbiamo illustrato le conseguenze che tali condizioni possono avere sia sul benessere della mamma che su quello del bambino.
Il questo nuovo approfondimento, ci concentreremo invece sull’influenza della fase dell’allattamento sulla salute orale della neomamma e su come questa possa a sua volta condizionare il benessere del bebè, fornendo preziosi consigli per prevenire le malattie della bocca e gestire al meglio i primi dentini.
Il momento dell’allattamento è infatti molto speciale, non soltanto per la forte connessione emotiva che si crea tra madre e bambino, ma anche per la salute di entrambi. Tra i benefici che ormai sembrano assodati vi è, ad esempio, quello del corretto sviluppo delle arcate dentali per i bebè allattati al seno per i primi sei mesi di vita, che presenterebbero un minore rischio di problematiche come il morso profondo, il morso incrociato o il morso aperto.
Allo stesso tempo, è noto che l’allattamento è molto importante perché rinforza il sistema immunitario del neonato, rendendolo meno soggetto a infezioni e allergie.
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Come la fase dell’allattamento influenza la salute orale della neomamma
Esattamente come avviene durante la gravidanza, anche nel periodo dell’allattamento la salute orale della donna può subire fluttuazioni significative. Per questa ragione, regolari visite di controllo con il proprio odontoiatra di fiducia dovrebbero essere considerate di primaria importanza: contrariamente a quanto talvolta riferito, infatti, andare dal dentista durante l’allattamento non pone alcun rischio per la salute del neonato (né tantomeno per quella della madre!).
La sola accortezza che in genere si pone è relativa all’assunzione di particolari farmaci, che per questa ragione verranno sostituiti con medicinali compatibili. Al contrario, gli studi scientifici dimostrano che non vi è invece alcuna controindicazione nel sottoporsi all’anestesia locale, che potrebbe rivelarsi necessaria per risolvere alcune problematiche odontoiatriche.
Durante l’allattamento, la neomamma potrebbe essere più suscettibile a carie e gengiviti a causa delle alterazioni ormonali che il suo organismo sta attraversando (i livelli di estrogeni e progesterone possono subire fluttuazioni anche dopo il parto) e dell’incremento della circolazione sanguigna. Allo stesso modo, potrebbe sperimentare un aumento del reflusso gastroesofageo e, in alcuni casi, persino nausea.
Nel momento in cui dovessero comparire i classici sintomi che potrebbero indicare la presenza di problematiche ai denti o alle gengive, piuttosto comuni sia in gravidanza che in allattamento, è opportuno non procrastinare e prendere invece tempestivamente appuntamento con il proprio dentista, in modo da intervenire prima dell’aggravarsi della situazione. È bene tenere a mente che, anche in caso di radiografie, non vi sarà alcun rischio per il neonato in allattamento: le ghiandole mammarie non sono infatti sensibili ai raggi X.
Per quanto riguarda invece le buone abitudini di benessere orale, ricorda di:
- Mantenere una corretta igiene orale domiciliare, lavandoti i denti dopo ogni pasto e utilizzando regolarmente il filo interdentale.
- Evitare cibi e bevande troppo zuccherate, che possono favorire la formazione di carie.
- Sottoporti regolarmente a sedute di igiene orale professionale (detartrasi), almeno ogni sei mesi.
Ti suggeriamo di informare il tuo dentista che sei in fase di allattamento, in modo che possa valutare con te le procedure più corrette, eventuali precauzioni speciali e modulare i trattamenti sulle tue esigenze.
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Come mantenere la bocca del neonato in buona salute
La salute orale della mamma è strettamente connessa al benessere del neonato e, per questa ragione, prendersi cura della propria bocca contribuisce a limitare i rischi anche per il bebè.
Ti suggeriamo in tal senso di non condividere cucchiai o altri oggetti che potrebbero trasmettere microrganismi patogeni dalla tua bocca a quella del tuo bambino, perché si ritiene che esista una trasmissione verticale (ossia da madre a figlio) dei batteri: meglio quindi evitare comportamenti che portano a uno scambio di saliva!
Il bimbo dovrà inoltre essere abituato fin da subito a una corretta igiene orale: per pulire delicatamente le gengive del bebè potrai utilizzare apposite spugnette o garze morbide. È opportuno svolgere questa operazione con regolarità e anche prima della comparsa dei denti decidui, poiché permetterà di diminuire i fastidi durante la fase eruttiva.
Potrai pulire i primi dentini con una garza e richiedere il supporto del tuo dentista per definire iul momento più adatto per introdurre lo spazzolino – e le relative pratiche di quotidiana igiene orale domiciliare. Sarà ovviamente fondamentale limitare l’esposizione del bambino a cibi e bevande zuccherate, così da diminuire il rischio di insorgenza della carie. Allo stesso modo, è bene sfavorire l’utilizzo prolungato del ciuccio (o la suzione del dito) o, quantomeno, prediligere modelli di ciuccio dalla forma ergonomica: questi ultimi mantengono la lingua del bambino in posizione corretta e limitano il quindi rischio di malocclusioni dentali.
Ricorda che, di per sé, la suzione del ciuccio non fa assolutamente male: al contrario, stimola positivamente lo sviluppo scheletrico della bocca. È tuttavia importante prestare attenzione ed evitare che questa abitudine venga mantenuta troppo a lungo.
Qualche cenno sulla dentizione decidua: i denti da latte nel bebè
La dentizione decidua, o dentizione da latte, è un passaggio cruciale nella crescita di ogni bambino. È infatti proprio durante questo periodo che i primi dentini iniziano a spuntare.
Ecco alcune informazioni di base da tenere a mente:
- Di solito, il primo dentino compare intorno ai sei mesi di età del bebè, anche se questo periodo può variare da un bambino all’altro.
- I dentini decidui cadono gradualmente per fare spazio ai denti permanenti, di solito a partire dai sei anni di età.
- Le carie ai denti decidui non vanno ignorate solo perché quegli elementi dentali sono comunque destinati a cadere. Vanno invece risolte tempestivamente per evitare conseguenze sui denti permanenti in crescita.
- Se il bimbo perde un dente deciduo a seguito di un trauma, ossia in modo innaturale, è bene consultare il proprio dentista: i denti da latte servono infatti da “traccia” per quelli definitivi e vanno monitorati per ridurre il rischio di problematiche future, come alterazioni del morso, malocclusione o allineamento dentale scorretto.
- Durante la fase di dentizione, il tuo bambino potrebbe sperimentare disagio e irritabilità. Puoi alleviare il suo fastidio massaggiando delicatamente le gengive o utilizzando morsi refrigeranti specifici per neonati. In tal senso, il tuo odontoiatra o il pediatra sapranno consigliarti le soluzioni più corrette. Evita invece di intingere il ciuccio in sostanze zuccherate, che potrebbero portare all’insorgenza di carie nei denti appena spuntati.
Per maggiori informazioni, ti invitiamo a leggere questo approfondimento firmato dalla nostra dottoressa Marialaura Martelli.
In conclusione, incoraggiamo tutte le neomamme a integrare le buone pratiche di salute orale nella loro routine quotidiana, al fine di garantire il miglior grado di benessere tanto a sé stesse quanto ai loro bebè durante questo straordinario periodo della loro vita. La salute orale inizia dalla corretta prevenzione, e la prevenzione comincia dalla consapevolezza: seguendo i giusti consigli, ogni mamma potrà mantenere il proprio sorriso sano e ridurre i rischi di problematiche orali anche per il bambino.
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