Quali correlazioni vi sono tra il diabete e le patologie del cavo orale e, più in generale, quali sono le conseguenze del diabete sulla salute della bocca?
Il legame tra condizioni odontoiatriche più o meno gravi e il diabete esiste e non dovrebbe mai essere sottovalutato ma, al contrario, compreso e gestito correttamente: il rapporto tra il diabete e la salute della bocca è strettissimo, nonostante la conoscenza di questo dettaglio sia ancora troppo limitata nel pubblico.
Non è infatti inusuale scoprire che il paziente diabetico presenti anche problematicità a carico della bocca. Tra i sintomi più comuni di questo pericoloso legame, figurano il sanguinamento delle gengive, la ritrazione gengivale, la secchezza delle fauci, l’alitosi e la malattia parodontale.
Perché? Semplificando al massimo, la ragione risiede nel fatto che ci soffre di diabete è per sua natura più soggetto alle patologie di carattere infettivo, e che malattie odontoiatriche come la piorrea, la carie, le gengiviti sono causate appunto dalla presenza di batteri nella placca e nel tartaro che vanno a depositarsi sulla superficie dei denti. Ecco perché chi soffre in particolare di diabete presenta un rischio triplicato di sviluppare malattie come la parodontite e di vederla degenerare più rapidamente rispetto a un paziente odontoiatrico non diabetico.
La prevenzione orale è, dunque, il primo passo da muovere per mantenere la propria bocca in condizioni il più possibile ottimali: un’attenta igiene orale domiciliare e controlli regolari (ogni sei mesi) presso il proprio parodontologo di fiducia con relativa seduta di igiene orale professionale permetteranno di tenere traccia, e di gestire adeguatamente, sintomi della parodontite che rischierebbero di aggravarsi se ignorati.
La correlazione tra diabete e patologie della bocca: il decalogo da tenere a mente
- Il paziente diabetico ha un rischio molto più alto di contrarre patologie orali e parodontali rispetto al paziente non diabetico, e la prevenzione è l’arma fondamentale per contrastare in tempo l’insorgenza di qualunque sintomo.
- Le infezioni orali nel paziente diabetico devono essere controllate con attenzione e costanza. Per quanto riguarda la parodontite, essa può essere gestita con il protocollo IMI-EDN che prevede l’utilizzo integrato di laser e microscopio operatorio.
- Il paziente diabetico in cura per problematiche odontoiatriche dovrà essere monitorato con la massima cura, specialmente in termini di fattori di rischio e di controllo della glicemia.
- Il paziente diabetico che indossa protesi odontoiatriche fisse dovrà altresì mantenersi assolutamente controllato, poiché anche il rischio di contrarre perimplantiti è più elevato rispetto a quello di un paziente non sofferente di diabete.
- Nel caso di applicazione di impianti dentali, sarà sempre opportuno prestare attenzione alla qualità dei materiali impiegati e alla presenza degli adeguati certificati di conformità e certificati implantari.
- Dal momento che il paziente diabetico può presentare una ridotta produzione di saliva, l’odontoiatra o il parodontologo di fiducia dovranno consigliare gli alimenti e le eventuali terapie farmacologiche per mantenere inalterata l’idratazione delle mucose orali e ridurre il rischio di acidità a carico della bocca.
- In presenza di lesioni a carico della mucosa orale, il paziente diabetico dovrà immediatamente consultarsi con il proprio odontoiatra, soprattutto se tali lesioni vanno a toccare eventuali protesi dentali.
- Il paziente diabetico è per sua natura più soggetto alle infezioni fungine. Per questa ragione, spazzolini da denti e protesi dentarie dovranno essere gestite a regola d’arte in termini di igiene. In particolare lo spazzolino dovrebbe essere sempre sostituito ogni due mesi o al termine di un’influenza o di un’infezione.
- Il controllo di ogni paziente, e in particolare di quello diabetico, da parte dell’odontoiatra deve interessare la bocca in modo completo, e deve essere effettuato in modo regolare e sistematico, tenendo monitorate eventuali alterazioni.
- Il paziente diabetico può essere sottoposto ad anestesia per l’inserimento di impianti dentali, laddove necessario, esclusivamente se i valori della glicemia sono opportunamente controllati.
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